Zora: un percorso formativo per i membri della Direzione
I componenti del gruppo di direzione della cooperativa sociale Zora hanno partecipato ad attività formative in modo continuativo dal 2008, nella considerazione che sviluppo delle competenze manageriali per un dirigente significa non solo acquisire conoscenze tecniche raffinate e specifiche ma saper essere eclettico, creativo, flessibile, oltre che deciso ed equilibrato per affrontare un contesto globale in rapida evoluzione e talvolta imprevedibile, rapportandosi ad ambienti, persone e culture diverse.
“Nei mesi scorsi – spiega Maria Calvari, responsabile Formazione della cooperativa – Zora ha richiesto un finanziamento in Provincia (attraverso il Centro Studi La Cremeria) per poter proseguire il lavoro iniziato. I docenti – Emanuela Spaggiari ed Enrico Marchetti della cooperativa sociale ferrarese Metaloghi – si sono rivelati efficaci e molto preparati sui temi del management e sulle dinamiche di gruppo a livelli alti”.
Il percorso formativo, dal titolo “Strategie di gestione del cambiamento per una migliore affidabilità organizzativa: le soft skills”, ha avuto una durata di 70 ore.
I partecipanti della Direzione hanno affrontato il tema di come rendere più fluido e agevole il lavoro di squadra dirigenziale mediante l’individuazione e l’analisi delle dinamiche disfunzionali e la loro sostituzione con modalità incisive, utili al team working.
Si è trattato di innescare un processo di cambiamento delle pratiche quotidiane che implementasse concretamente, nell’operatività, le conoscenze e competenze acquisite in questi anni di formazione. I destinatari del percorso formativo sono stati la presidente, i responsabili di funzione e i coordinatori dei servizi. Tutte persone in cooperativa da molti anni e il 50% di loro è over 45: questo significa prassi di lavoro consolidate e un forte radicamento ad un’identità cooperativa. L’attività formativa ha offerto ai partecipanti la possibilità di sperimentare varie tecniche e strumenti per la gestione manageriale della cooperativa e, diversi modelli e metodologie di ragionamento e di lavoro individuale e di gruppo.
“Obiettivo ultimo della formazione – prosegue Maria Calvari – è stato quello di coniugare la creazione e il consolidamento delle competenze dei 10 dirigenti, con il senso di appartenenza al sistema di valori e prassi organizzative e la capacità di costruire relazioni efficaci e funzionali alle logiche della competizione interna ed esterna. Nella consapevolezza che esiste una forte connessione tra soddisfazione, motivazione e produttività dei dipendenti, soddisfazione dei clienti e raggiungimento degli obiettivi aziendali. Questa particolare condizione è così sintetizzabile: ciò che produce il successo dell’organizzazione sono quei dipendenti che uniscono ad un’alta motivazione (il desiderio di fare di più e meglio) un’alta soddisfazione (cioè una percepibile contropartita al loro fare di più e meglio). I partecipanti si sono confrontati su un approccio evoluto al management, orientato verso il coinvolgimento, la motivazione e mobilitazione delle persone, il superamento delle resistenze culturali e delle resilienze organizzative, nella convinzione che questo porti alla liberazione di energie creative latenti nell’organizzazione stessa”.