Replica di Coop Consumatori Nordest: la Confcommercio ha posizioni conservatrici sull’intervento di Via Inghilterra
Coop Consumatori Nordest è intervenuta il 15 marzo per difendere le proprie scelte in merito all’intervento di Via Inghilterra e risponde alle dichiarazioni polemiche della Presidente di Confcommercio Donatella Prampolini. “La posizione della Prampolini è una posizione medievale – dice Edwin Ferrari direttore Marketing e Comunicazione della cooperativa – In altre province in cui operiamo i rapporti con le associazioni dei commercianti sono improntati a una maggiore collaborazione. L’offerta commerciale nella nostra città è praticamente ferma a venti anni fa. Abbiamo bisogno di elementi d’innovazione e di investimenti e non di posizioni di retroguardia. Si chiede forse alla cooperativa di non investire in un momento così difficile per il nostro paese e per il nostro territorio? L’offerta commerciale già presente è perfettamente compatibile con il nuovo insediamento, come già ribadito dall’Assessore Maramotti. Non saranno cannibalizzati i negozi del territorio perché il nostro intervento non si sovrappone alla loro attività. C’è spazio invece – continua Ferrari – per una maggiore concorrenza tra le strutture della distribuzione organizzata a vantaggio dei consumatori reggiani”.
La cooperativa sottolinea che l’insediamento di Baragalla risale alla Conferenza dei servizi indetta nel 2000 dalla Provincia di Reggio Emilia e ricorda che l’ultima apertura di Coop Consumatori Nordest a Reggio Emilia è del 1993 con l’Ariosto.
L’offerta di grande distribuzione si concentra prevalentemente con le grandi strutture a nord della città, mentre il 74% della popolazione del Comune vive nel quadrante sud-est, dove esiste ancora una domanda importante. A ribadirlo sono proprio le richieste che la cooperativa riceve dai nostri soci e dai residenti della zona sud della città. Coop Consumatori Nordest non condivide gli eccessi nella presenza di strutture commerciali nel territorio. Questo non è il caso di Reggio Emilia dove, anzi, si registra una “fuga” di acquisti verso altre province.
Le esigenze dei consumatori stanno cambiando e quello di Baragalla non è un progetto di vaste dimensioni ma un negozio di 5300 m. (meno di quelli che si potevano pianificare) che vuole essere comodo come un supermercato, ma con un assortimento molto più ampio. Un Ipercoop accogliente e accessibile, con servizi integrati alla persona di uso frequente e senza ulteriore commercio al dettaglio, inserito in una struttura di pregio che riqualificherà un’area importante.