
L’Alleanza delle Cooperative Italiane al Presidente del Governo incaricato Bersani
Pagamento immediato dei debiti delle pubbliche amministrazioni alle imprese creditrici, ormai allo stremo dopo anni di crisi; allentamento del patto di stabilità interno per consentire agli enti locali di realizzare opere immediatamente cantierabili in grado di produrre occupazione; adozione di un piano di politica monetaria che vincoli la provvista BCE ad un impiego di queste risorse per le esigenze di credito e liquidità delle imprese, in particolare delle PMI e delle cooperative in ragione del ruolo che svolgono per la tutela dell’occupazione. Sono questi i punti che la delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – guidata dal presidente Giuliano Poletti, e di cui facevano parte il copresidente Maurizio Gardini ed il vicepresidente Giampaolo Buonfiglio – ha indicato come prioritari al presidente del Consiglio incaricato, Pierluigi Bersani, nell’incontro del 23 marzo
“All’on. Bersani – sottolinea Poletti – cui sono andati il ringraziamento per averci consultato e l’incoraggiamento a ricercare le condizioni perché si possa costituire un governo, indispensabile al Paese soprattutto in una fase come l’attuale, abbiamo indicato due terreni essenziali di intervento: quello dell’economia, per rilanciare lo sviluppo ed il lavoro; quello dell’assetto politico-istituzionale, per dare corso a riforme in grado di ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e stato”.
Sul terreno dell’economia, oltre ai tre punti già ricordati, l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha sostenuto l’opportunità di realizzare investimenti pubblici ad impatto positivo per l’ambiente e capaci di produrre lavoro immediato.
“Ad esempio – precisa Poletti – un piano straordinario di adeguamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico consentirebbe di occupare decine di migliaia di persone e lo stato potrebbe recuperare l’investimento realizzato con il conseguente risparmio sui costi per l’energia; altrettanto si potrebbe dire per la tutela del territorio, dove attività di messa a regime e di manutenzione eviterebbero i danni catastrofici, verificatisi anche in tempi recenti, che poi impongono costi altissimi di ricostruzione. Su un piano più generale – conclude Poletti – abbiamo ribadito che per uscire dalla crisi un contributo importante può venire dal mondo dell’economia sociale e solidale, di cui le cooperative sono parte rilevante, e che per questo va incoraggiato il protagonismo dei cittadini, la loro disponibilità ad organizzarsi in forma associata per dare una risposta ai loro bisogni nel segno della partecipazione e della responsabilità condivisa”.