“Welfare su misura”: l’Assemblea generale di Coopselios. Risultati positivi nel 2012
Concluso il ciclo delle assemblee sociali separate che hanno portato al rinnovo del Cda, i soci della cooperativa sociale Coopselios si sono incontrati in occasione della Assemblea Generale che si è svolta il 28 giugno a San Donnino di Casalgrande, con la presentazione e l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2012 e la presentazione del Bilancio Sociale che illustrano un 2012 orientato al consolidamento e allo sviluppo di nuove progettualità. Presenti la presidente nazionale di Legacoopsociali Paola Menetti, la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, i responsabili di Legacoopsociali Emilia Romagna Alberto Alberani e Liguria Sandro Frega, il presidente del Consorzio Quarantacinque Piero Giannattasio, di Boorea Ildo Cigarini e di Retecoop Paolo Lusenti, l’assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, il vice-presidente della Provincia di Reggio Emilia Pierluigi Saccardi e il presidente di Rete Raffaele Leoni. Nei loro interventi Simona Caselli, Paola Menetti, Alberto Alberani e Sandro Frega hanno sottolineato i risultati positivi di Coopselios e il ruolo straordinario della cooperazione sociale in Italia.
Coopselios si conferma una realtà in crescita: segna un 3,3% di incremento del proprio fatturato e, al contrario di quanto accade nel contesto nazionale, chiude in pareggio con il numero di lavoratori. Con un fatturato che supera i 108 milioni di euro e un patrimonio netto che va oltre i 23 milioni di euro, Coopselios continua a offrire i suoi servizi a oltre 7.000 utenti, garantendo qualità e soddisfazione dei bisogni della persona. Questi sono i dati principali emersi dalle relazioni del presidente Guido Saccardi (riconfermato nella carica) e del direttore generale Raul Cavalli.
In una cooperativa sociale la crescita quantitativa va di pari passo con quella qualitativa e mutualistica. Il 2012 è stato fortemente caratterizzato da percorsi di forte innovazione e da iniziative volte a sostenere i soci, sia nel loro benessere lavorativo e personale, sia nelle situazioni emergenziali. La diffusione capillare del progetto Pronto Serenità, l’adesione al marchio Benessere&Qualità per la predisposizione di un modello di valutazione del benessere e della qualità della vita degli anziani nei servizi residenziali, la proposta del bilinguismo nei servizi alla prima infanzia: questi gli ingredienti di una progettualità ricca, volta a pensare al welfare come a un sistema ambizioso di benessere e diritti.
All’interno un Welfare Aziendale sempre più calato sulle esigenze dei soci, a partire dal bisogni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro a cui si è cercato di dare risposta attraverso il progetto Rigenerazioni che ha introdotto nella sede di Reggio “baby-sitter aziendali” e fattorine sociali per servizi libera tempo; la predisposizione, infine, di un ampliamento del sistema benefit attraverso numerose convenzioni con enti esterni.
A più di un anno di distanza dal terremoto che nel maggio 2012 ha colpito Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, è utile ricordare il sostegno che Coopselios ha offerto per un’emergenza così dolorosa, riuscendo, in pochi giorni, a trasferire il Centro Riabilitativo per Disabili “Sartoretti” da Reggiolo a Fabbrico, in una struttura di proprietà della cooperativa, messa a disposizione dei Comuni e sistemata grazie all’impegno dei tecnici e di tutti gli operatori.
In periodo di crisi anche l’efficienza organizzativa diventa non solo un merito, ma un doveroso progetto di responsabilità. Coopselios nel 2012 ha inserito nel proprio organico la figura del responsabile finanziario con l’obiettivo si strutturare un’efficiente azione di recupero crediti (oltre 30 milioni i crediti vantati da Coopselios la cui mancata riscossione frena gravemente lo sviluppo); è stato attivato inoltre un portale dedicato alla Formazione a Distanza per promuovere le azioni formative andando incontro alle esigenze organizzative dei lavoratori.
Questi i risultati di una Cooperativa che coltiva l’ambizione di continuare a crescere sul territorio e aprirsi a nuovi progetti di rete con attori associativi, cooperativi, pubblici e privati, offrendo un progetto di Welfare su misura capace di cambiare insieme al contesto sociale, un welfare che sappia rispondere ai bisogni che crescono in un’ottica di qualità, sostenibilità e valorizzazione dei diritti.