I vincitori della XIII edizione del Festival Di Resistenza, la rassegna promossa dall’Istituto Cervi e da Boorea
“La memoria è un progetto per il futuro”: con queste parole Moni Ovadia, ospite speciale della serata, ha concluso il 27 luglio la tredicesima edizione del Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro contemporaneo, promossa dall’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Boorea, quest’anno svoltasi dal 7 al 27 luglio al Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), sempre registrando una folta e calorosa presenza di pubblico. Anche quest’anno di qualità eccelsa gli spettacoli che hanno partecipato al concorso, diversi per modalità espressive ma tutti ugualmente mossi da profonde motivazioni estetiche ed etiche. Molteplici le letture trasversali possibili per i temi affrontati, la qualità degli interpreti, la capacità di giocare su più stili.
E’ stato Moni Ovadia, da sempre sostenitore dell’Istituto Cervi, a consegnare i premi insieme a Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, a Stefano Campani di Boorea, a Rossella Cantoni, presidente dell’Istituto Cervi e a Paola Varesi, responsabile del Museo. La Giuria del festival – composta da Alessandro Averone, Lorenzo Belardinelli, Stefano Campani, Gigi Dall’Aglio, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, Jefte Manzotti, Paola Varesi – ha assegnato il “Premio Museo Cervi. Teatro per la Memoria” allo spettacolo “Chi ha paura delle badanti?” della compagnia palermitana Sutta Scupa con la seguente motivazione: ‘La compagnia affronta un tema scottante e scomodo come quello dell’immigrazione dall’est e del ruolo delle badanti nella nostra società, coniugandolo in modo mirabile con una sensibilità teatrale spiccatamente contemporanea. La fisicità estrema dei personaggi, il susseguirsi di situazioni provocatorie e disturbanti, i rimandi alla grande tradizione teatrale del novecento: tutto ciò non si risolve in un gioco fine a se stesso ma diventa corpo vibrante ed emozionante che sostiene il tentativo – riuscito – di scavare nelle contraddizioni della nostra società. Una declinazione attualissima, spiazzante e per questo convincente, del teatro di impegno civile’.
Secondo premio allo spettacolo “Patres” della compagnia calabrese Scenari Visibili con la seguente motivazione: ‘Uno spettacolo di estrema asciuttezza, misura e liricità. Lontano da stilemi retorici consunti, i due attori costruiscono in modo efficace un quadro di solitudine, di vuoto e mancanza, che da individuale si tramuta in sociale, diventando specchio della crisi di valori e della rottura del patto fra generazioni di una società intera. Una messa in scena attenta e di grande sapienza teatrale, fatta di gesti e parole sempre “necessarie”’.
Menzione speciale ad Andrea Brunello, autore e interprete dello spettacolo “Libero nel Paese della Resistenza” della compagnia trentina Arditodesìo/Teatro Portland, con la seguente motivazione: ‘Andrea Brunello si dimostra ancora una volta una delle realtà più convincenti del teatro di narrazione. La scrittura, sempre affascinante, ricca di invenzioni, misurata, intelligente, capace di spaziare tra fantasia ed attenta analisi di memoria storico/civile, si affianca ad una grande sensibilità ed emozionante capacità attoriale di sostenere il racconto con l’alternarsi di registri diversi di recitazione. Ciò, a giudizio della giuria, dà la misura di una presenza ormai imprescindibile nel panorama teatrale italiano’.
Il Premio del Pubblico è stato consegnato a “Scintille” interpretato da Laura Curino, testo e regia di Laura Sicignano, una produzione del Teatro Cargo.
Vince il Bando di Nuova Drammaturgia “Nuove scritture per un Teatro della Memoria”, promosso in collaborazione con Fondazione Teatro Due, Stefano Giaccone con “Storia di Lucia”, atto unico multimediale che ripercorre la vita di Lucia Sarzi, attrice antifascista amica e compagna della famiglia Cervi. Due menzioni sono state consegnate a “Parole Resistenti”, oratorio in sette movimenti di Raffaele di Florio e a “Antigone Aprile 1945” di Mirko Di Martino. Rivolto alla produzione di nuove scritture di Teatro Civile, con particolare attenzione alla memoria della Resistenza e alla vicenda dei sette Fratelli Cervi, il bando conferma l’interesse dell’Istituto Cervi verso tutte le fasi della produzione culturale legata al teatro, a cui il festival ha sempre dato spazio come dimostra la valorizzazione e la presenza di giovani autori come ad esempio Emanuele Aldrovandi, che ha partecipato all’apertura del festival.
Il Festival, ideato e promosso dall’Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea, ha avuto il patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Castelnovo di Sotto, Poviglio, in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Due di Parma, Festival ErmoColle, Festival Teatro Civile della Val d’Enza, Arci Parma, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMO, Comune di Fontanellato, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa, Associazione Culturale Dai CampiRossi. Il progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Mariangela Dosi, Carlo Ferrari, in collaborazione con Alice Lugli, Silvia Tirelli, William Bigi, Emiliana Zigatti, Liviana Davì.