Agrinsieme Emilia-Romagna, costituito il coordinamento
Il 19 luglio si è costituito il coordinamento regionale che rappresenta le aziende e le cooperative delle associazioni legate al mondo dell’agricoltura: 40mila imprese, per 92mila persone impiegate. Sono i numeri di Agrinsieme Emilia-Romagna, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare).
Un sistema che rappresenta la quasi totalità delle imprese cooperative per un fatturato di 13,6 miliardi di euro, pari al triplo della Produzione lorda vendibile regionale e che rappresenta il 37% del sistema cooperativo nazionale. “Agrinsieme – spiegano i presidenti regionali delle cinque sigle Antonio Dosi, Guglielmo Garagnani, Cristian Maretti e Giovanni Bettini, Giuliano Grandi – rappresenta un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che spesso hanno caratterizzato il mondo agricolo, ed è portatore di un nuovo modello di rappresentanza. Il coordinamento integra, infatti, storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro. Agrinsieme rappresenta, pertanto, un reale valore aggiunto rispetto a quanto le organizzazioni hanno realizzato e continueranno a realizzare autonomamente”.Il comparto agricolo ed agroalimentare in Emilia-Romagna costituisce una solida realtà per la nostra Regione ed il Paese; è un elemento centrale della sua struttura economica ed occupazionale nonché culturale ed una garanzia per la tutela del territorio e dell’ecosistema con: oltre 73.000 aziende agricole gestiscono buona parte del territorio regionale (1.361.153 ettari, praticamente il 60 per cento de territorio regionale) con un VA (valore aggiunto) di 2,7074 miliardi di euro, pari al 10,3% di quello nazionale; una dimensione economica dell’agribusiness che si aggira sui 27 miliardi di euro sui 127 miliardi italiani pari al 21,25% e 4,644 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 19% di quello nazionale; una stima degli occupati che si aggira ben oltre i 110 mila unità di lavoro impiegate in agricoltura e nei vari settori a monte ed a valle di tale attività produttiva.