Agrinsieme Reggio ai sindaci: nuove delibere per il contenimento delle nutrie
“Di questo passo e con inverni così miti, presto ci troveremo nella nostra provincia con più nutrie che abitanti!”. La considerazione viene da Antenore Cervi, che in veste di coordinatore di Agrinsieme per la provincia di Reggio Emilia, nei giorni scorsi ha indirizzato una lettera a tutti i Sindaci della provincia reggiana, per chiedere loro l’adozione di nuove delibere comunali per l’attuazione dei piani di contenimento delle nutrie anche per l’anno 2016. Questo, in attesa dell’entrata in vigore del Piano regionale di contenimento ed in considerazione che il periodo più favorevole per attuare gli interventi di contenimento corrispondono alla fine dell’inverno ed all’inizio della primavera.
La richiesta – precisa Cervi – segue la delibera regionale che consente appunto di dare continuità ai piani comunali definiti secondo le linee guida adottate l’anno scorso dalla Regione Emilia Romagna, in attesa del nuovo Piano regionale reso possibile dalla Legge di Stabilità per il 2016, ma i cui tempi non sono precisabili perché serviranno alcuni pareri di altri organismi.
“Un anno e mezzo di incertezza normativa – commenta il coordinatore – cui è seguita la difficoltà di attuare i piani predisposti, hanno portato la presenza delle nutrie nel territorio agricolo a livelli ormai insopportabili, mentre va sottolineato che si moltiplicano anche le segnalazioni che provengono dai centri abitati. A questo va aggiunto che gli agricoltori devono sopportare direttamente i danni alle colture, ai terreni, ai mezzi agricoli, non più risarciti. A questo non possiamo aggiungere anche i costi delle operazioni di controllo e smaltimento, di cui dovrebbero farsi carico gli Enti pubblici. Inoltre, considerato appunto che l’inverno troppo mite non ha permesso il contenimento ‘naturale’ del numero di esemplari di questa specie, qualche intervento per la diminuzione del loro numero va attuato tempestivamente”.
Agrinsieme è il coordinamento del settore agroalimentare che riunisce tre Associazioni agricole (CIA, Confagricoltura, Copagri) ed i settori agroalimentari dell’Alleanza delle cooperative italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop).