Debiti pubblica amministrazione: per l’ACI è stato fatto un passo in avanti, ma bisogna accorciare i tempi
“Il governo ha ascoltato in qualche misura le preoccupazioni e le sollecitazioni delle imprese e ha compiuto uno sforzo nelle risorse e nelle procedure, anche se molti problemi restano aperti e molte nostre aspettative restano insoddisfatte. Occorre, perciò, introdurre ulteriori miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda l’esigenza di accorciare il più possibile i tempi previsti per le procedure di ricognizione dei debiti. L’esame parlamentare del provvedimento dovrà essere l’occasione per farlo”. È quanto ha affermato il 6 aprile Giuliano Poletti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri, commentando l’approvazione del decreto legge per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni alle imprese fornitrici. A partire dalla premessa che un giudizio più compiuto sarà possibile solo quando sarà disponibile il testo definitivo del provvedimento, Poletti sottolinea che “sono elementi positivi l’eliminazione dei vincoli per gli enti debitori che dovranno accedere ai fondi ed il rafforzamento dell’obbligatorietà delle procedure di ricognizione dei debiti per le amministrazioni insolventi”. In merito a questo punto specifico, il presidente dell’Alleanza delle Cooperative sottolinea che “va però effettivamente garantita la certezza, per le imprese cui non venissero riconosciuti i crediti per inadempienza degli enti debitori, di accedere comunque alle risorse stanziate”. È inoltre necessario, data la drammatica situazione in cui versano le imprese di costruzioni – aggiunge Poletti – affrontare con gli stessi strumenti il problema dei debiti delle grandi imprese pubbliche operanti nel settore delle infrastrutture come Anas e Ferrovie dello Stato”. Il vero punto critico del provvedimento rimane, comunque, quello dei tempi, troppo lunghi a fronte della drammatica situazione in cui versano molte imprese per le quali la riscossione delle somme dovute dalle pubbliche amministrazioni sarebbe un’importante boccata di ossigeno. “Comprendiamo che ci siano dei ‘tempi tecnici – afferma Poletti – ma fissare a settembre il termine entro il quale effettuare la ricognizione dei debiti e la comunicazione alla piattaforma informatica del governo ci sembra davvero eccessivo”. Un punto, questo, che “potrà essere affrontato nel corso dell’esame parlamentare del decreto, che dovrà anche essere la sede che garantisca l’effettivo impiego delle somme stanziate che, ribadiamo, è uno strumento essenziale per rilanciare l’economia”. Infine, l’esigenza di pensare anche al futuro. “Una volta che si sarà accertato l’effettivo ammontare del debito delle pubbliche amministrazioni – conclude il presidente dell’Aci – bisognerà definire modalità e tempi per il rimborso totale alle imprese”.