Il 4 dicembre torna la grande cena di Boorea
Si terrà mercoledi 4 dicembre la Grande Cena 2013, organizzata da Boorea in collaborazione con Auser, con il sostegno dei Comuni di Correggio e San Martino in Rio, e di Cantine Riunite & Civ, Assofood-Unipeg, Ccpl, Coop Consumatori Nordest, Telereggio, Ambra, Coopservice, Coopselios, Unieco, CIR food, Cormo, Iren, del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e della Gnokkeria di San Martino in Rio. L’iniziativa, giunta alla sua XIV Edizione, si terrà a partire dalle ore 20:15 al Salone delle Feste di Correggio, in via Fazzano.
Quest’anno ci sarà una grande novità in cucina: alla Grande Cena saranno infatti presenti Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani del leggendario “Rigoletto” di Reggiolo (2 stelle Michelin) purtroppo oggi ancora chiuso a causa del disastroso terremoto del 2012. Oggi Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani gestiscono con successo il Caffè Arti&Mestieri in centro storico a Reggio Emilia, premiato pochi giorni fa dal Gambero Rosso con il Premio speciale al miglior servizio in sala. Insieme a loro torna Giovanna Guidetti de “La Fefa” di Finale Emilia, uno dei ristoranti più rinomati della provincia di Modena, celebre per la caratteristica “torta degli ebrei” e altre prelibatezze. Gli chef parteciperanno, come tutti gli altri anni, senza percepire alcun compenso.
Due i progetti di solidarietà internazionale che saranno sostenuti, il progetto di Gvc contro la tratta delle ragazze in Cambogia e il progetto del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia per l’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar. Inoltre Boorea effettuerà due donazioni all’Asilo Sacro Cuore di Finale Emilia e al conto corrente aperto dal Comune di Reggiolo per il ripristino degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto del 2012.
Nel nord ovest della Cambogia, nelle aree di Siem Reap, Banteay Meanchey e Battambang, la ong GVC porta avanti il progetto MIGRA-SAFE per contrastare i rischi derivanti dai fenomeni di immigrazione clandestina dalla Cambogia alla Thailandia. Vittime predestinate di questo fenomeno sono soprattutto bambine, donne e ragazze, che finiscono spesso nella spirale della prostituzione e di altre pratiche di sfruttamento insieme ai loro figli in tenera età. Il progetto svolge una seria di attività preventive, informative e non solo, e utilizza strumenti come il microcredito attraverso i gruppi comunitari di risparmio.
In questo modo è possibile aiutare le famiglie povere nelle situazioni di maggiore criticità economica, ovvero nelle campagne prima del raccolto o a seguito di eventi come funerali, matrimoni, malattie, per evitare che si indebitino verso i loro futuri potenziali sfruttatori.
Il progetto è cofinanziato dalla Unione Europea e si avvale della collaborazione del Ministero delle Donne cambogiano e della partnership del circo francocambogiano Phare Ponleu Selpak che coinvolge, attraverso l’arte e il teatro, la popolazione e le scuole locali in attività di informazione e denuncia dello sfruttamento. Ragazze e studenti cambogiani diventano così attori e, mettendo in scena i motivi per i quali si rischia di cadere vittime di adescatori, illustrano anche i modi per difendersi e liberarsi dagli sfruttatori.
L’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar. “Il problema di primaria rilevanza – spiega Enrica Salsi, giovane reggiana coordinatrice del progetto di Ambokala – è ancora quello dell’ele-vatissimo costo dei farmaci per la malattia mentale. Per curare una schizofrenia occorre il salario di due settimane lavorative ogni mese, e questo per chi ha un lavoro fisso. Ma chi riesce a trovare un lavoro fisso? Forse il 5% dei malati in trattamento. Per tutti gli altri è un traguardo arrivare a fare 10 giorni lavorativi al mese. E per vivere bisogna mangiare, vestirsi, avere un tetto sulla testa, occorrono il cibo, la scuola per i figli. La collabo-razione con Boorea ha permesso di dare accesso alle cure ospedaliere a più di 300 ammalati per otto mesi, dal gennaio 2013 all’agosto 2013. Il fondo destinato da Boorea ad Ambokala è stato utilizzato per provvedere ai seguenti farmaci fondamentali per la cura della malattia mentale: antipsi-cotici, antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori dell’umore, anticonvulsionanti, anti-parkinsoniani”.
Numerose come sempre le adesioni e i patrocini all’iniziativa della Grande Cena, da parte di Gvc, Associazione La Pira, Cgil, Cisl e Uil, Arci Solidarietà, Federconsumatori, Associazione Don Gualdi, Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato, Provincia di Reggio Emilia, Comuni di Reggio Emilia e Quattro Castella. La Grande Cena è de-dicata alla memoria dei volontari Alberto Rossi, Velmore Davoli ed Enrico Giusti. La prenotazione è obbligatoria ai numeri 0522 299356 (Boorea) oppure allo 0522-636714 o allo 0522-630711.