IL SEGRETARIO DEL PD ANDREA COSTA: “PIENO SOSTEGNO ALLA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO LE FALSE COOP”
“Le false cooperative danneggiano chi lavora nel rispetto delle regole e della legalità. La buona cooperazione e la sana politica hanno l’interesse e il dovere di contrastare questo fenomeno”. Attraverso le parole di Andrea Costa, segretario provinciale del Partito Democratico di Reggio Emilia, che ha incontrato il 29 giugno sul tema il presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta, la segreteria Pd garantisce il suo sostegno alla proposta di legge popolare promossa dall’Alleanza delle cooperative italiane per arginare il fenomeno delle cosiddette coop spurie. L’obiettivo è raccogliere le 50mila firme necessarie entro i prossimi sei mesi.
“Abbiamo il dovere di dire no a un fenomeno che sta offendendo i principi su cui si salda la vera cooperazione. Il proliferare delle false cooperative in alcuni settori strategici della nostra economia favorisce l’affermarsi dell’illegalità, apre le porte alle infiltrazioni della criminalità organizzata e inquina il mercato. Abbiamo a che fare con imprese che, sotto le spoglie di una presunta mutualità, lavorano al massimo ribasso, pagano meno i lavoratori, non adottano le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome.
La stragrande maggioranza delle cooperative presenti sul nostro territorio svolge un ruolo fondamentale, con un indice di mutualità reale e tangibile, e queste pratiche piratesche finiscono col fare ombra alla cooperazione autentica. La cooperazione sana che agisce correttamente, tutelando i diritti dei lavoratori, il territorio e l’ambiente, e che rispetta i valori di solidarietà, trasparenza, democrazia e partecipazione a cui da sempre si ispira il mondo cooperativo.
Riteniamo necessario un intervento legislativo che sanzioni le imprese fraudolente e i comportamenti illeciti, a maggior ragione in un momento di crisi economica come quello attuale dove la concorrenza sleale rappresenta una minaccia per chi lavora con serietà, nel rispetto delle regole e dei lavoratori. La segreteria provinciale del Partito democratico di Reggio Emilia garantisce il proprio sostegno alla proposta di legge popolare promossa dall’Alleanza delle cooperative italiane contro le coop spurie. Invitiamo gli iscritti, gli elettori e i nostri rappresentanti nelle assemblee elettive a sottoscrivere e promuovere questa fondamentale proposta di legge”.
La proposta di legge: il 16 aprile 2015 l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte Suprema di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L’Alleanza – Agci, Confcooperative e Legacoop – nei mesi scorsi ha sottoscritto il “Manifesto per un’economia pulita” e ora chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche. Ci sono sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50.000 firme che verranno consegnate in Parlamento. In particolare, la proposta di legge prevede la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa per le imprese che non siano state sottoposte a revisioni o ispezioni, accano alla definizione di un programma di revisioni per le coop che non siano state da lungo tempo oggetto di revisioni o ispezioni, così come per quelle appartenenti ai settori più a rischio. Si chiede inoltre la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate, per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario, e la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative. La raccolta di firme è un tassello di una lotta contro l’illegalità che mette nel mirino il massimo ribasso nelle gare d’appalto, le infiltrazioni mafiose, il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.