Inaugurato a Montecchio il nuovo Centro socio-riabilititativo. Sarà gestito da tre cooperative sociali
E’ stato inaugurato il 14 dicembre il nuovo Centro socio riabilitativo semiresidenziale Le Samare, in via F.lli Cervi 5 a Montecchio. La modernissima struttura, finalizzata a fornire accoglienza ed attività diurne a persone disabili adulte e un servizio di sostegno alle loro famiglie, è stata realizzata dal Comune di Montecchio Emilia – che ne è il proprietario – anche grazie ad un importante contributo della Regione Emilia Romagna, che ha messo a disposizione un finanziamento di 400.000 euro, e alla collaborazione con diverse Aziende del territorio che ne hanno così reso possibile la realizzazione, con un costo complessivo finale di 800.000 Euro. Nello specifico hanno contribuito alla costruzione e al completamento del Centro le aziende Sigma-Realco, Palladio Costruzioni e Bigliardi Fertecnica. “La grande soddisfazione per essere riusciti, in tempi sempre più difficili per gli Enti Locali, a portare a termine questa opera di grande importanza sociale – ha dichiarato il sindaco di Montecchio Paolo Colli – non deve fare dimenticare che l’impegno diretto del Comune e il fondamentale contributo della Regione non sarebbero stati in nessun modo sufficienti se non si fosse riusciti a coinvolgere anche risorse private. Ciò dimostra che in tempi di enorme difficoltà per la finanza pubblica si possono comunque perseguire strade innovative di partnership pubblico-privato per la realizzazione di strutture di interesse della collettività”.
Il nuovo Centro, che ha la possibilità di accogliere fino a 24 persone, sorge nell’area adiacente alla cooperativa sociale L’Olmo, dalla trentennale esperienza nell’inserimento lavorativo di persone disabili, ed è gestito dal Consorzio Quarantacinque, con la collaborazione della stessa cooperativa L’Olmo, e della cooperative sociali Zora e Coopselios. Il servizio è stato accreditato dall’Unione Val d’Enza ai sensi della direttiva regionale sull’accreditamento dei servizi socio sanitari, e garantisce standard assistenziali e di qualità molto elevati grazie ad un’organizzazione efficiente e alla formazione continua degli operatori. I costi di funzionamento, disciplinati da un contratto tra Consorzio Quarantacinque, Unione Val d’Enza ed Ausl, sono sostenuti prevalentemente dal Fondo Regionale per la non autosufficienza e dall’Unione, che attraverso il Servizio sociale Persone disabili curano i progetti individuali delle persone inserite, provenienti da tutti i Comuni del Distretto. Anche le famiglie collaborano a sostenere i costi e l’organizzazione del servizio che utilizzano.
Sono intervenuti all’inaugurazione, oltre al sindaco di Montecchio, la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, l’architetto Alfredo Capovani, progettista del Centro, Carlo Possa in rappresentanza del Consorzio Quarantacinque, il direttore amministrativo dell’Ausl Reggio Emilia Eva Chiericati e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera. Tantissimi i cittadini intervenuti all’inaugurazione, e in particolare gli utenti del Centro e i loro famigliari, oltre ai rappresentanti dell’associazionismo.
Per la cooperazione sociale reggiana il nuovo Centro rappresenta un momento molto importante, perché si mantiene vivo il ruolo fondamentale della storica cooperativa L’Olmo, grazie anche alla collaborazione del Consorzio Quarantacinque, di cui L’Olmo è una delle cooperative fondatrici, e di altre due importanti cooperative del Consorzio, Coopselios e Zora. Qualificata infatti la presenza della cooperazione: oltre al presidente dell’Olmo Mirco Verzani, al suo predecessore Vittorio Bonilauri (che ha sempre seguito da vicino l’iter per la realizzazione del Centro), e ai consiglieri della cooperativa, erano presenti i presidenti di Zora Claudia Melli e di Coopselios Guido Saccardi, la presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, la presidente del Ginepro Rosanna Bacci, Giuseppe Catellani del Ccfs e Ermes Bonacini di CIR food.
Moltissimi anche i rappresentanti delle istituzioni, tra cui i sindaci di Bibbiano Sandro Venturelli, di Gattatico Gianni Maiola, numerosi assessori dei Comuni della Val d’Enza, dirigenti e funzionari della Regione, dell’Ausl e dell’Unione dei Comuni.
La struttura, progettata dallo dall’architetto Capovani è stata realizzata con criteri di elevata efficienza energetica e in modo da garantire il massimo comfort e funzionalità all’utenza ospitata. I nuovi arredi sono stati in parte donati da Ikea ed in parte finanziati con un contributo della Provincia. La denominazione “Le Samare”, scelta per il nuovo Centro, identifica i frutti dell’Olmo, a simboleggiare la continuità con l’ultratrentennale storia della Cooperativa di Montecchio che, operante in particolare nel settore tipografico, rappresenta un’innovativa esperienza di successo per l’integrazione sociale delle persone disabili. Una bella pagina nella storia dei servizi di un territorio, quello di Montecchio Emilia e dell’intera Val d’Enza, che si caratterizza per la grande qualità delle strutture e che partecipa attivamente alla vita della comunità, come dimostra la molteplicità di enti, aziende, cooperative e famiglie che hanno collaborato alla realizzazione di questa nuova, modernissima opportunità.