L’ASSEMBLEA DEL CONSORZIO QUARANTACINQUE

L’ASSEMBLEA DEL CONSORZIO QUARANTACINQUE

Si è svolta il 21 maggio a Cattolica l’Assemblea del Consorzio Quarantacinque, una delle realtà più importanti della cooperazione sociale a livello nazionale. Il Consorzio ha sede a Reggio Emilia e proprio nei giorni scorsi il Consorzio ha spostato la sua sede, ampliandola, in via Gramsci 54/h. Quarantacinque associa buona parte delle più importanti cooperative sociali reggiane aderenti a Legacoop, negli anni ha sviluppato la sua presenza in altre province emiliano-romagnole e in molte regioni italiane. “Quarantacinque – spiega il suo direttore Fabrizio Montanari – associa oggi 44 cooperative sociali, attive in varie regioni italiane (Veneto, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna). Le cooperative associate svolgono sia attività di inserimento lavorativo (di tipo B) che socio-assistenziale ed educativo (di tipo A). Per le prime il fatturato si sviluppa principalmente nelle provincie di Piacenza, Parma e Reggio Emilia: il Consorzio assume quindi una significativa importanza con la costituzione di Legacoop Emilia Ovest”. Per il presidente del Consorzio, Piero Giannattasio, “il recente ingresso di alcune importanti cooperative di Parma (Mc2 e Cabiria) e di Piacenza (Mele Verdi) completa la presenza di Quarantacinque sul territorio di Legacoop Emilia Ovest, conferendogli un ruolo unitario di primaria importanza e di punto di riferimento dei servizi sociali di questa parte della regione. Nel corso del 2014 abbiamo avuto anche l’adesione della cooperativa padovana Alba e di Lunezia, che opera tra Reggio Emilia e Mantova. A breve altri due Consorzi entreranno nella compagine di Quarantacinque come soci sovventori i consorzi Zerotre di Fregene e il veneto Valgrande, il che evidenzia quanto lo sviluppo su tutto il territorio nazionale indichi sempre più Quarantacinque come consorzio di riferimento per Legacoop”.

Il fatturato di Quarantacinque si attesta a 15.011.333 euro. Quello relativo al settore socio-assistenziale ed educativo è oltre il 68% del totale. Nel 2014 il fatturato nel territorio emiliano-romagnolo ha superato i 10.000.000 di euro, di questi più di 7.000.000 a Reggio Emilia e provincia. Il capitale sociale sottoscritto è passato da circa 266.207 euro del 2013 ai 272.396 attuali. “Particolarmente significativo è poi il dato occupazione – ha aggiunto il direttore Montanari – che dimostra come la cooperazione sociale svolga sempre un ruolo fondamentale nel mercato del lavoro. Gli occupati delle cooperative associate al Consorzio sono 15.240 al 31 dicembre 2014, in leggera crescita rispetto al 2013. Sono occupati tutti regolarmente assunti, in maggioranza con contratto a tempo indeterminato. Altro dato significativo: le persone svantaggiate inserite sono state 757 rispetto alle 608 dell’anno precedente”.

L’Assemblea è stato anche un momento di riflessione sul particolare momento che sta vivendo la cooperazione sociale, in particolare per lo scandalo di Mafia Capitale. “Quanta tristezza e amarezza – ha detto il presidente Giannattasio – nel vedere la cooperazione sociale affiancata ad episodi di gravissima illegalità. L’identità della cooperazione sociale è stata tradita, ma va anche detto che non possiamo più permettere il vertiginoso e improvviso aumento dei fatturati di certe cooperative sociali, senza che siano monitorati dagli strumenti di controllo di cui le cooperative dispongono, a garanzia dei soci stessi. Non possiamo più permettere che un manipolo di pochi farabutti oscuri, anche se temporaneamente, il sacrificio di tanti soci che costituiscono la vera base sociale e son un fiore all’occhiello del welfare italiano. Ma va anche detto che le prassi operative che indirizzano l’acquisizione di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, a partire dagli appalti, presentano profili di opacità e scarsa trasparenza. Mi riferisco ad esempio alle gare al massimo ribasso o all’utilizzo abnorme delle più svariate emergenze, creando in questo modo comportamenti distorti e alimentando la diffusione della corruzione”.

L’Assemblea ha poi affrontato gli aspetti organizzativi: si darà impulso alla formazione, alla comunicazione, all’assistenza legale, al sostegno alla progettazione e si svilupperanno nuovi servizi come il Welfare aziendale (Bewelfare), gli acquisti in rete e Pronto Serenità. “In questa ottica – ha spiegato Giannattasio – si devono considerare le scelte strategiche compiute dal Consorzio a partire dal contratto di rete con Coopselios, che permette di avvalerci reciprocamente delle migliori conoscenze e professionalità del settore in un quadro di ottimizzazione e di contenimento dei costi.