L’Assemblea di bilancio del Ccfs, il Consorzio finanziario nazionale di Legacoop
Si è svolta il 31 maggio l’Assemblea di bilancio del Ccfs, il consorzio finanziario nazionale di Legacoop. Il presidente Lino Versace ha presentato una situazione del Consorzio positiva, pur a fronte di una situazione generale del Paese particolarmente critica. All’Assemblea è intervenuto anche il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti.
L’utile netto dell’esercizio 2012 ammonta ad 613.821 euro dopo l’accantonamento di 1.000.000 al fondo rischi su crediti e di euro 1.250.000 al fondo rischi finanziari generali. Il Ccfs, in linea con le proprie politiche prudenziali, ha effettuato svalutazioni per 11.145.934 euro al fine di riallineare i dati contabili immobiliari ai valori emergenti dalle perizie effettuate da professionisti esterni e le partecipazioni hanno recepito le perdite durevoli di valore utilizzando gran parte dei fondi accantonamenti già esistenti.
Il fatturato del Consorzio nel 2012 si è attestato ad 53.356.362 euro e nelle sue componenti caratteristiche è in linea con i dati dell’esercizio precedente. Il dato in valore assoluto è ovviamente poco rilevante nell’attività finanziaria, posto che si accompagna ad un corrispondente aumento dei costi per interessi passivi.
Il volume medio di raccolta da soci nel secondo quadrimestre 2012 ha toccato la punta più bassa in termini assoluti degli ultimi 5 anni. A fronte di questa riduzione primaria di liquidità il Ccfs ha mantenuto in termini medi e assoluti i valori di impiego dell’esercizio precedente, mitigando tali effetti facendo maggior ricorso alla raccolta bancaria e scontando direttamente, in termini di redditività, i maggiori costi derivanti dalla provvista bancaria.
L’attività di raccolta da soci è ripresa nell’ultimo quadrimestre del 2012 per effetto di un rinnovato rapporto di fiducia del movimento cooperativo nazionale nei confronti del nostro Consorzio.
I dividendi erogati dalle società partecipate ammontano a 3.835.056 euro in significativo aumento rispetto al precedente esercizio. Gli accantonamenti al fondo rischi finanziari generali e al fondo rischi su crediti, per complessivi euro 2.250.000, sono stati prudenzialmente effettuati in relazione a generici e potenziali profili di rischio derivanti dalla distribuzione territoriale e settoriale del monte crediti e dalla continua congiuntura economica particolarmente difficile.
Dopo aver effettuato svalutazioni su crediti per 1.144.118 euro e aver effettuato nuovi accantonamenti per 1.000.000 euro il consorzio ha un fondo svalutazione crediti al 31.12.2012 pari ad 18.182.270 che rapportato al totale dei crediti presenta una percentuale di copertura pari al 2,43% contro il 2,26% dello scorso anno.
Facendo un raffronto con le principali otto banche italiane emerge che le stesse presentano un margine di copertura medio dello 0,87%, con un margine massimo pari all’1,52% e minimo pari allo 0,18%.
Inoltre occorre considerare che Ccfs ha tutti i crediti coperti da garanzie, in linea con il proprio Regolamento Interno.
La società contabilizza al 31/12/2012 mezzi propri e utili per 73,2 milioni di euro. Sono composti da capitale versato per 29 milioni, da riserve indivisibili per 41,235 milioni e da un accantonamento di 1,439 milioni ad un generico fondo per rischi finanziari, oltre all’utile di 0,6 milioni di euro. Il volume delle disponibilità patrimoniali del nostro Consorzio è completato dalla presenza di un fondo svalutazione crediti di 18,174 milioni di euro accantonato a fronte di potenziali e generici rischi di perdite su crediti.
I finanziamenti erogati ai soci alla chiusura dell’esercizio hanno superato gli 800 milioni di euro, in linea rispetto ai valori medi dell’esercizio precedente ed al budget. L’andamento dei depositi dei soci nei primi due quadrimestri del 2012 ha avuto un andamento in deciso calo rispetto all’anno precedente registrando valori medi che si attestano sui 500 milioni di euro, mentre nell’ultimo quadrimestre si è verificata una netta inversione di tendenza, fino ad arrivare a 590 milioni di euro medi di depositi da soci. Di conseguenza, il deposito medio annuo dei soci si attesta a 527 milioni di euro.
Il ricorso al credito bancario, utilizzato solo in via complementare rispetto alla raccolta da soci, nel corso del 2012 si è attestato mediamente sui 361 milioni di euro in aumento rispetto al 2011, anche se la tendenza dell’ultimo quadrimestre, che si è confermata nei primi mesi del 2013 è in netto calo.
La dinamica dei principali aggregati patrimoniali del Consorzio è la seguente:
ANNO | RACCOLTA GLOBALE MEDIA | IMPIEGO GLOBALE MEDIO | IMPIEGO MEDIO SU SOCI |
2008 | 967.331.676,00 | 973.100.027,00 | 704.396.243,00 |
2009 | 895.126.541,00 | 909.384.486,00 | 775.954.887,00 |
2010 | 945.631.582,00 | 958.012.636,00 | 828.265.775,00 |
2011 | 903.082.130,00 | 914.577.965,00 | 825.605.832,00 |
2012 | 889.072.517,00 | 902.419.318,00 | 818.115.186,00 |
I volumi di movimentazione bancaria effettuati nel corso del 2012 registrano una flessione, raggiungendo comunque i 49,85 miliardi annui. Analoga flessione si è registrata anche nelle operazioni di compensazione finanziaria tra i conti correnti dei soci, attestandosi mediamente a 6,583 miliardi di euro.
Il portafoglio di obbligazioni, senza obiettivi di trading, ma finalizzato alla gestione di tesoreria si è ulteriormente ridotto rispetto ai precedenti esercizi, mantenendosi nel corso dell’anno su una media di 84 milioni di euro ed attestandosi al 31/12/2012 su euro 20.725.271,00 .
Le partecipazioni del Consorzio sono investite in società di interesse cooperativo. Le immobilizzazioni finanziarie ammontano a 85 milioni di euro, con un decremento di 15 milioni di euro rispetto al 2011. Tale valore risulta da 9 milioni di euro di svalutazioni più il differenziale tra 24 milioni di acquisti e 30 milioni di euro di smobilizzi. Ammontano a 4,9 milioni gli apporti di capitale a termine come socio sovventore in cooperative.
La base sociale raggiunge al 31/12 il numero di 1091 aziende associate, composto da 868 società cooperative, 213 società di capitali da loro controllate e 10 tra associazioni e fondazioni. Le nuove adesioni, ammontanti a 28 unità, sono pervenute prevalentemente da società situate nelle regioni settentrionali.