L’ASSEMBLEA DI LEGACOOP SERVIZI EMILIA-ROMAGNA
“Legalità e regole sono tra le stelle polari di una imprenditoria matura – e, in generale, delle classi dirigenti – conscia del proprio ruolo e degli effetti estremamente negativi che il mancato rispetto delle regole provoca nella competizione economica e nel corpo sociale”: lo ha ricordato, nel corso dell’assemblea regionale dell’associazione dedicata a questi temi, il presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna, Alberto Armuzzi.
All’incontro, che si è tenuto il 4 dicembre a Bologna, hanno partecipato Massimo Mezzetti, assessore alla legalità della Regione Emilia-Romagna; Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna; Alberto Armuzzi, presidente Legacoop Servizi Emilia-Romagna; Enzo Risso, di SWG; Giulia Balugani, SCS Azioninnonva; Vincenzo Colla, in rappresentanza di Cgil, Cisl, Uil; Alessandro Millo, della Direzione territoriale del Lavoro; Stefano Cevenini, presidente Unilog; Antonella Pasquariello, presidente di Camst; Corrado Pirazzini, presidente Copura; Carlo Pilotti, Cru UnipolSai; Federico Bolzoni, presidente nazionale Legacoop Servizi.
L’incontro è stato occasione anche per tracciare un bilancio degli anni che vanno dal 2008, inizio della crisi, al 2014 con anche alcune previsioni per il 2015.
Nel merito (a consuntivo l’andamento 2008/2014 e a preventivo quello 2015) il fatturato pur calando nel 2014 del –10,72% sul 2013 (per effetto della cessione di una società controllata ritenuta non più strategica) recupera nel 2015 circa 9 punti percentuali sul 2013; le riserve crescono attestandosi al 24% del fatturato; negli anni presi a campione, l’utile ha ottenuto delle performance con recupero positivo, ancorchè altalenante, con un significativo recupero nel 2014 pari al + 78% sul 2013, mentre nel 2015 si registra una leggera flessione, confermando comunque un andamento positivo.
«Quello che balza agli occhi e che emerge con nitidezza – ha osservato Armuzzi – è la costante crescita degli addetti (soci lavoratori, soci imprenditori e dipendenti) passando dalle 65.052 unità nel 2008 alle 74.462 del 2014 (pari al + 14,6%) con un tendenziale nel 2015 di un’ulteriore crescita sul 2014 dello + 0,5%».
Nella sua relazione, Armuzzi ha anche elencato i punti di maggiore rilievo nell’azione associativa: il nuovo codice degli appalti, l’impegno sui contratti nazionali, le modalità da adottare per un equo e razionale contenimento dei costi della pubblica amministrazione, i tempi di pagamento dei servizi da parte della PA e della Sanità.
Per Antonella Pasquariello, presidente Camst e vicepresidente di Legacoop Emilia-Romagna, “i settant’anni di storia della nostra cooperativa sono stati possibili anche perchè abbiamo operato nel rispetto della legalità, che rappresenta per noi uno strumento utile al vantaggio competitivo sul mercato e che continuerà ad esserlo anche in futuro. Riferendoci al nostro settore, la ristorazione, ritengo che sarebbe opportuno intensificare i controlli da parte delle stazioni appaltanti, questo aiuterebbe a stabilire maggiore equità e garanzie per tutti. Riteniamo fondamentale il ruolo che Legacoop Servizi riveste nel rappresentare i principi e i valori su cui si fonda il concetto stesso di cooperativa e nell’operare attivamente perchè il rispetto di queste regole sia attuato concretamente da parte delle imprese”.
“Le cooperative di servizi hanno saputo tenere la barra dritta – ha osservato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti – mantenendo fermi e saldi i propri principi cardine e i valori cooperativi che in questa particolare situazione si sono affermati come valore aggiunto e strategico. Pur dovendo affrontare situazioni di difficoltà e di crisi, la cooperazione dei servizi è cresciuta, scegliendo la strada degli investimenti in innovazione, salvaguardando e ampliando l’occupazione e consolidando il radicamento territoriale“.