MEDIAZIONE FAMILIARE E NON SOLO MEDIAZIONE:  IL SERVIZIO DELLA COOPERATIVA RE.SEARCH IN VAL D’ENZA

MEDIAZIONE FAMILIARE E NON SOLO MEDIAZIONE: IL SERVIZIO DELLA COOPERATIVA RE.SEARCH IN VAL D’ENZA

La cooperativa sociale Re.Search gestisce il servizio di mediazione familiare all’interno del Centro per le Famiglie della Val d’Enza. Il servizio, aggiudicato in appalto al Consorzio Quarantacinque, che lo ha affidato alla cooperativa socia Re.Search, ha la finalità di sostenere ed accompagnare i genitori che affrontano la separazione e/o il divorzio coniugali.

“La realtà della separazione coniugale – spiega la cooperativa Re.Search – è sempre più diffusa nel nostro territorio. Dalle ultime statistiche una coppia su quattro pone fine alla propria convivenza o matrimonio. Nella maggior parte dei casi ci sono figli, che, loro malgrado, vivono anch’essi la vicenda separativa.

Il servizio di mediazione è pensato proprio per aiutare i genitori a riorganizzare le relazioni familiari al fine di garantire ai bambini di crescere ancora nell’amore e nella sicurezza di entrambi i genitori. La difficoltà consiste nel passaggio da coppia coniugale e genitoriale a coppia solo genitoriale che di fatto mantiene la necessità di avere una comunicazione efficace ed una relazione non conflittuale a favore del benessere dei figli.

La mediazione familiare è un percorso riservato ai due genitori, è protetto dal segreto professionale ed è del tutto autonomo e indipendente dalle procedure legali di separazione. La ragion d’essere della mediazione è sostenere i genitori in un momento di difficoltà, che pur fisiologico che sia, una separazione è sempre e comunque un cambiamento difficile e doloroso, rischia di mettere i bambini in una situazione di grande sofferenza e smarrimento.

Le persone che accedono al servizio chiedono di essere aiutati a comunicare ai propri figli questa decisione, a trovare accordi funzionali al benessere dei bambini, a placare il conflitto che perdura tra i coniugi stessi e che spesso coinvolge anche le famiglie di origine ed in particolare i nonni. Il vantaggio di sperimentare una “buona separazione” consente ai bambini di non perdere fiducia nelle relazioni e nelle figure di attaccamento per loro significative. La sofferenza che i bambini vivono per la separazione di mamma e papà può essere gestita e contenuta dai genitori attraverso un progetto educativo condiviso che riduce il più possibile il rischio di disagio e sofferenza psichica dei figli.

Negli incontri di mediazione spesso occorre ricucire quel filo di fiducia e rispetto reciproci che consentono la ripresa di una comunicazione collaborativa e non ostile. Se gli adulti non perdono fiducia nelle loro risorse e riescono a gestire il loro conflitto è più difficile che rimettano nelle mani di altri (avvocati, tribunale, servizi sociali) le decisioni che riguardano la loro famiglia. Questo con ovvi vantaggi e diminuzione di costi individuali e sociali. Di fatto il conflitto è trasversale alle varie tipologie di famiglie. Competenze culturali, capacità economiche, buon tessuto sociale non determinano la capacità di evitare o no separazioni altamente conflittuali e di conseguenza molto dolorose e dannose per i figli.

Le variabili che governano il processo di separazione hanno a che fare più con le emozioni che con la ragione e di conseguenza non esiste un tipo di famiglia più o meno a rischio. Tutte sono ugualmente esposte.

Proprio per questa ragione, cioè che le emozioni sono prevalenti, il servizio offre inoltre orientamento e sostegno anche ai singoli genitori che non intendono o non possono intraprendere la mediazione familiare.

Per cercare, anche da soli, i modi per fare fronte alle proprie necessità e/o difficoltà educative. Viene poi offerta anche consulenza alle famiglie ricostituite ed alla famiglia allargata per confrontarsi sui compiti affettivi ad educativi che le famiglie separate o ricomposte richiedono.

Molto importanti e fonte di grande beneficio per le mamme ed i papà sono anche i gruppi di confronto o iniziative pubbliche di sensibilizzazione ai temi della genitorialità nella separazione. Per superare l’isolamento dei genitori e rafforzare le loro competenze e risorse educative.

Ultimo dato, ma non meno importante riguarda la scuola ed il territorio. Anche la società civile e la scuola in particolare, per l’importanza che riveste nella vita dei bambini, hanno bisogno di essere informate e sensibilizzate per accogliere ed affiancare nel migliore dei modi sia i genitori che i figli che affrontano il cambiamento familiare dato dalla separazione”.

Per informazioni e contatti si può chiamare il Centro per le famiglie della Val d’Enza via XXIV Maggio 47 Bibbiano, centrofamiglie@unionevaldenza.it, 0522 243721, 392 9202389. La cooperativa Re.Search ha percorsi di mediazione familiare e di counseling anche tra i propri servizi al di fuori dal territorio della Val d’Enza, con professionisti qualificati. Per contattare Re.Search: info@coopresearch.it, 340 9590454.