“Cum grano Salis”: Oltre 130 i giovani cooperatori all’assemblea annuale di Generazioni
«I giovani cooperatori debbono darsi un obiettivo chiaro: diventare la nuova ‘classe dirigente’ del movimento cooperativo, non solamente per sostituire quella attuale, rischiando di essere ‘autorappresentativa’, ma avere un sano spirito ‘egemonico’ che permetta di guidare al meglio sia le cooperative sia l’organizzazione». Questo concetto è stato espresso con grande efficacia da Pierluigi Stefanini di Unipol, in occasione di ‘Cum grano salis’, l’iniziativa di Generazioni Emilia Romagna, il network dei giovani cooperatori di Legacoop, ospitata il 23 novembre alla Magazzini del sale di Cervia.
L’invito è stato raccolto dalla platea, composta da oltre 130 giovani cooperatori che dal 2007, dopo il primo congresso a Bertinoro, hanno dato vita appunto a Generazioni. I lavori sono iniziati alla mattina con l’intervento del portavoce di Generazioni, Chiara Bertelli, ha messo in fila i temi su cui il network si è impegnato in questi cinque anni. «Il mancato ricambio generazionale – ha spiegato – e l’inadeguatezza della classe dirigente continuano in ogni caso a rappresentare una delle cause principali della difficoltà che spesso le cooperative hanno nell’innovare, nel competere sul mercato e nel governare i processi democratici e decisionali». Chiara Bertelli ha poi definito i prossimi passi dell’associazione: «A maggio abbiamo presentato un documento, con cui chiediamo di rivedere in un’ottica di risparmio e di efficienza, le spese sostenute dalle strutture territoriali e settoriali. Pratiche di risparmio e di riuso, contenimento dei contratti di lavoro post-pensione e limite al cumulo delle cariche. Il prossimo passo sarà quello di portare le nostre istanze nelle cooperative: sarà indispensabile l’impegno di tutti noi».
Il ricambio generazionale non è però il tema di lavoro esclusivo del network: a dimostrazione di ciò, Morena Bedogni ha presentato il lavoro di ricerca e i risultati del gruppo sul ‘welfare aziendale’ – di cui è coordinatrice – raccolti in una pubblicazione distribuita gratuitamente. Nel dossier sono individuate le buone pratiche di welfare aziendale, con l’obiettivo di avviare un percorso di messa a sistema delle attività e delle risorse della cooperazione sul tema.
I giovani di Generazioni sono stati ospitati a pranzo dal Museo della civiltà salinara: hanno cucinato gli allievi della seconda C e della terza H dell’alberghiero di Cervia. Al pomeriggio, i lavori sono iniziati con un intervento di Roberto Cardinale di ‘Generazioni in movimento’, che ha raccontato l’esperienza dei viaggi per andare a conoscere altri modelli di cooperazione nel mondo, e importanza di accogliere queste esperienze (come quelle di Mondragon nei Paesi Baschi e di Manchester in Inghilterra), come best practice che possono essere applicabili anche nella realtà italiana. Cardinale ha insistito anche sull’esigenza di lavorare all’interno di una ‘dimensione europea’, con una programmazione che tenga conto della possibilità di accedere al finanziamento dei fondi strutturali delle politiche comunitarie.
Il padrone di casa Rudy Gatta, responsabile di Generazioni per Legacoop Ravenna, ha incentrato il suo intervento sul bilancio dei primi cinque anni di vita del network. «Faccio parte del gruppo che costituì Generazioni nel 2007 a Bertinoro: da allora siamo cresciuti e Generazioni è stata una palestra che ci ha permesso di diventare più forti sul piano culturale e della formazione manageriale. Non siamo più quelli Bertinoro: il prossimo impegno che ci attende è accettare la sfida del cambiamento nell’epoca della crisi. Siamo pronti e a quanti sono perplessi rispetto al nostro operato voglio ricordare che siamo nati e continuiamo a essere non una minaccia per la cooperazione ma un’opportunità per dare continuità all’esperienza cooperativa». Il pomeriggio si è concluso con un incontro-colloquio coordinato da Roberto Grassi dal titolo ‘Intelligenze a confronto per il lavoro oltre la crisi’, a cui hanno partecipato Andrea Rapisardi (Cooperativa Lama), Elisa Valeriani (Ervet), Pierluigi Stefanini (Unipol), Mario Mazzoleni (Università di Brescia), Giuliano Poletti (Presidente Legacoop nazionale).