PARMIGIANO REGGIANO, L’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE: “UTILIZZARE LA PROGRAMMAZIONE PRODUTTIVA DEL CONSORZIO”

PARMIGIANO REGGIANO, L’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE: “UTILIZZARE LA PROGRAMMAZIONE PRODUTTIVA DEL CONSORZIO”

Per fronteggiare la difficile situazione del comparto produttivo del Parmigiano Reggiano, segnata dal crollo delle quotazioni e dal calo dei consumi, i produttori “dovranno essere capaci di utilizzare al meglio gli strumenti di cui sono in possesso”, in primo luogo attraverso il Consorzio di tutela “che ha adottato il piano produttivo, previsto dal cosiddetto Pacchetto Latte adottato dall’Unione Europea, per bilanciare l’offerta alla domanda”. È questa la posizione dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari italiane espressa nel corso dell’audizione di martedì 20 gennaio davanti alla commissione agricoltura del Senato sulla crisi del Parmigiano Reggiano. “Sosteniamo la scelta del Consorzio – ha spiegato l’Aci – che ha trovato una soluzione per stabilizzare i prezzi verso l’alto proprio attraverso l’applicazione del piano produttivo. A tale strumento andrà poi aggiunta anche un’efficace azione di promozione e tutela di questa grande Dop sia in Italia che in ambito europeo, con l’obiettivo di stimolare anche i consumi nei mercati dove il Parmigiano Reggiano è già presente e soprattutto nei nuovi mercati emergenti”.

La crisi del Parmigiano Reggiano è stata causata sia da una generale stagnazione dei consumi nazionali, aggravati dagli effetti indiretti dell’embargo russo sui prodotti lattiero-caseari, che da un forte aumento produttivo di latte in tutta Europa, produzione stimolata dall’imminente abolizione del regime delle quote latte che si sta ripercuotendo inevitabilmente a livello nazionale con la riduzione dei prezzi della materia prima: nel corso del 2014 si è passati infatti da 47 a 35 centesimi al litro, prezzo destinato ad ulteriori diminuzioni.