Una mostra allestita nell’Aula Magna di Unimore racconta i confini europei, tra migrazioni e solitudini
Europe Around The Borders”, la mostra del fotografo Ivano Di Maria e del giornalista Marco Truzzi, fino al prossimo 10 dicembre sarà ospitata nell’Aula Magna Manodori dell’Università di Reggio Emilia. L’evento è sostenuto anche da Boorea.
“Europe Around The Borders” è un progetto iniziato nel 2014. Racconta di nove viaggi, sedici città raggiunte, 19.517 km percorsi, 9.352 fotografie scattate, 212.000 parole scritte, venti confini attraversati, tre campi profughi visitati (e sei fermi di polizia subiti) e il lavoro proposto si muove nello scarto esistente tra “confine” e “frontiera”, cioè qualcosa che finisce e qualcosa – anche solo un’opportunità – che inizia (un luogo può essere confine e frontiera allo stesso tempo, spesso dipende solo da che parte del filo spinato lo si guarda).
Il progetto è poi diventato una mostra – che ha già avuto allestimenti a Carrara, nell’ambito del festival “Con-Vivere”, e a Trieste, per la rassegna “Ad alta voce” – un reportage, pubblicato da Repubblica e dal Post Internazionale, e un catalogo, edito da Franco Cosimo Panini, recentemente sbarcato in libreria.
Ivano Di Maria è nato a Udine nel 1967 e si è laureato al DAMS di Bologna con una tesi sulla fotografia sociale. Tra le sue monografie ricordiamo “Alla luce del sole. Vita quotidiana delle persone disabili tra difficoltà e speranze” (Ed. Diabasis, 2006), “Fuoco” (2006), con testi di Alessandro Cecchi Paone, e “Terra” (2007), con testi di Corrado Augias. Nel 2010 ha pubblicato per Franco Cosimo Panini il libro di ritratti “Vivacemente”, con testi di Francesca Parravicini. Ha vinto il premio all’innovazione “Amica dell’ambiente”, promosso da Legambiente, e il riconoscimento “Ethic award”, promosso da “GDOWeek”.
Marco Truzzi è nato a Correggio (RE), nel 1975. Laureato in Filosofia, a Bologna, con una tesi sulla psicologia dei processi cognitivi nei Peanuts, ha conseguito un master all’Università di Urbino in ambito editoriale. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Non ci sono pesci rossi nelle pozzanghere” (Instar), con cui ha vinto il premio “Rhegium Julii”, il premio “Fortunato Seminara” e il Premio Bagutta come migliore opera prima.