Unieco, trovato l’accordo con i creditori per ristrutturare il debito
Unieco ristruttura il proprio debito mediante accordi conclusi con i propri creditori, ai sensi e per gli effetti, di cui all’art. 182 bis RD 267/1942, così realizzando il programma prospettato l’11 marzo scorso, allorché aveva presentato una domanda prenotativa di concordato. Il ricorso per l’omologazione degli accordi conclusi con i creditori è stato depositato presso il Tribunale di Reggio Emilia il 9 luglio 2013, e quindi nei termini concessi dal medesimo Tribunale in seguito alle richieste di Unieco di concessione (e proroga) di un periodo di tempo per trovare una soluzione al proprio indebitamento. Con il deposito di quest’ultimo ricorso cessa pertanto la sottoposizione della Società al procedimento pre concordatario iniziato nel mese di marzo del corrente anno, e si apre la procedura (di carattere non concorsuale) prevista dall’art. 182 bis RD 267/1942.
Gli accordi conclusi da Unieco con i propri creditori sono circa 1600, e riguardano crediti di natura finanziaria (verso banche ed altri finanziatori), verso fornitori (prestatori di beni e servizi), nonchè verso soci e lavoratori. Nell’ambito degli stessi accordi – ed in particolare in quelli conclusi con il ceto bancario – è prevista la concessione di nuova finanza ed il mantenimento di talune linee di credito, già in essere, in favore della Società, funzionali per lo svolgimento della sua attività.
Complessivamente la percentuale del debito ristrutturato – calcolata cioè sull’importo aggregato dei debiti di Unieco resi oggetto dei predetti accordi ex art. 182 bis L.F. – si aggira intorno all’ottantacinque per cento dell’indebitamento totale della Società: risultato questo, oggettivamente soddisfacente (la soglia stabilita dalla legge è pari al sessanta per cento del monte debiti), ma, ad un tempo, evidentemente non possibile senza la fattiva collaborazione manifestata, in via diffusa, dal ceto creditorio (considerato in tutte le sue articolazioni), che ha guardato alla Società ed al piano che la stessa si è data per la risoluzione della sua crisi in modo severo, ma sempre costruttivo e fiducioso.
Unieco – ancora assistita dall’advisor finanziario ed industriale (Bain & Company), e legale (Sutich Barbieri Sutich Studio Legale) che insieme l’hanno seguita nel processo di ristrutturazione del suo debito – si accinge ora a compiere ogni attività necessaria per ottenere nei tempi più brevi possibili l’omologazione degli accordi che ha concluso e per dare esecuzione ai propri piani di risanamento e sviluppo. Nell’ambito dell’accordo di ristrutturazione del debito Unieco, le banche creditrici sono state assistite dallo studio legale Bonelli Erede Pappalardo.